Il sistema di allertamento regionale: cos’è e come funziona

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null Il sistema di allertamento regionale: cos’è e come funziona

Da quasi vent’anni è operativo in Italia un sistema di allertamento nazionale istituito dal Dipartimento di protezione civile per prevenire e contrastare il rischio meteo, idrogeologico e idraulico grazie alla collaborazione con le Regioni che si occupano della gestione organizzativa e funzionale del sistema a livello locale.

Per allertamento si intende l’insieme delle attività di previsione sulla base delle conoscenze disponibili, del monitoraggio e della sorveglianza in tempo reale degli eventi e della conseguente evoluzione degli scenari di rischio, al fine di attivare il sistema di protezione civile ai diversi livelli territoriali.

La Regione Emilia-Romagna ha elaborato un proprio sistema di allertamento per il rischio meteo, idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe costituito da soggetti, strumenti e procedure definite e condivise, sulla base delle indicazioni operative del Dipartimento di Protezione civile e in accordo con le direttive nazionali ed europee.

Le principali funzioni del sistema di allertamento sono tre e sono strettamente concatenate tra loro:

  • la previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa e la valutazione del livello di criticità sul territorio;

  • l’attivazione di fasi operative di protezione civile di preparazione allo scenario di evento previsto e di monitoraggio e gestione dell’emergenza ad evento in corso;

  • la comunicazione con i cittadini e le istituzioni per mettere in atto le azioni previste nei piani di protezione civile e le corrette norme di comportamento.

Previsione dei fenomeni e valutazione della criticità

La previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa viene formulata dai previsori del Centro Funzionale e del Servizio Geologico, Sismico dei Suoli attraverso modelli fisico-matematici e fornisce gli elementi qualitativi e quantitativi per valutare la pericolosità dei fenomeni previsti sul territorio. 

La criticità è classificata in 4 livelli crescenti con un codice colore verde, giallo, arancione e rosso: a ciascun codice colore, per le diverse tipologie di fenomeni, sono associati degli scenari di evento di riferimento e i potenziali effetti e danni sul territorio.

Sulla base del codice colore attribuito ai fenomeni previsti viene emesso ogni mattina un bollettino o un’allerta meteo-idrogeologica-idraulica. Allo stesso modo, anche per il rischio valanghe si utilizza una scala da verde a rosso e viene pubblicato nei pomeriggi del periodo invernale un bollettino o un’allerta valanghe. L’attribuzione del codice colore più appropriato avviene sulla base della previsione del grado di pericolo riportato nel Bollettino Neve e Valanghe Meteomont.

Monitoraggio e gestione dell’evento

Al codice colore previsto nell’Allerta meteo idrogeologica e idraulica, e nell’Allerta valanghe, corrisponde l’attivazione delle fasi operative di attenzione, preallarme e allarme affinché tutti gli Enti e le strutture operative del sistema regionale di protezione civile mettano in atto le opportune azioni di prevenzione del rischio e di gestione dell’emergenza. L’insieme delle procedure operative in caso di evento sono definite e raccolte nel Piano di protezione civile, un documento comunale o intercomunale in cui sono descritti nel dettaglio gli scenari di evento con gli effetti e danni associati, il modello di intervento e tutte le disposizioni organizzative e di comunicazione utili a fronteggiare l’emergenza.

Comunicare il rischio e l’emergenza

La comunicazione dell’allerta e delle informazioni sul monitoraggio dell’evento in atto è l’ultimo anello della catena del sistema di allertamento, di fondamentale importanza perché da una efficace comunicazione dipende la possibilità di prevenire e contrastare tempestivamente gli eventi, nonché di adottare i corretti comportamenti di autoprotezione.

Infatti la comunicazione deve essere rapida ed efficace sia tra le strutture tecniche e le amministrazioni locali, al fine di attivare tutte le misure operative di prevenzione e gestione dell’emergenza, ma anche nei confronti dei cittadini perché sappiano quali sono i comportamenti corretti e le figure a cui rivolgersi in caso di necessità.

Infine la comunicazione deve essere quanto più possibile chiara, univoca e omogenea anche verso i media per garantire la trasmissione corretta delle informazioni ufficiali e istituzionali.