Oggi è la Giornata mondiale della meteorologia che ricorda l'entrata in vigore, il 23 marzo 1950, della convenzione che istituisce l'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), l’agenzia dell’ONU con 193 Stati e territori membri che si occupa di facilitare il libero e pieno scambio di dati e informazioni sullo stato e il comportamento dell'atmosfera terrestre, la sua interazione con la terra e gli oceani, la meteorologia, il clima e la  conseguente distribuzione delle risorse idriche.

Per ogni edizione viene scelto un tema di attualità, inerente ai campi di studio che interessano l’OMM, che farà da filo conduttore per tutti gli incontri e le attività indette per la Giornata. Quest’anno la tematica è l’allertamento e l’azione tempestiva, ovvero come raccogliere, analizzare e utilizzare le informazioni idrometeorologiche per la riduzione del rischio connesso ai fenomeni intensi.

Gli eventi estremi sono diventati sempre più intensi e frequenti, come conseguenza del cambiamento climatico, e una fetta sempre più ampia di popolazione è esposta a molteplici rischi interconnessi a causa dell’urbanizzazione e del degrado ambientale. Ciò che ne consegue è la necessità di previsioni meteo che siano basate sugli impatti sul territorio per informare il pubblico non tanto su come sarà il tempo, ma su quali saranno gli effetti e i possibili rischi in modo da adottare i corretti comportamenti di autoprotezione.

In questa prospettiva il coordinamento tra i servizi meteorologici, idrologici e geologici nazionali e le autorità di protezione civile è fondamentale per una migliore prevenzione, preparazione e risposta. Essere preparati e in grado di agire al momento giusto, nel posto giusto, può salvare molte vite e proteggere i mezzi di sussistenza delle comunità, sia ora che in futuro.

Come di consueto per la Giornata meteorologica mondiale ci saranno eventi in tutto il mondo, in Italia l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM) ha organizzato un incontro in modalità ibrida, online e in presenza all’università “La Sapienza”  di Roma, che coinvolge il Dipartimento di protezione civile, l’Agenzia ItaliaMeteo e altre istituzioni di rilievo del settore.