Allerta per criticità idrogeologica, come si valuta e come funziona

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A partire dalla serata di sabato 24 settembre sono previste precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio temporalesco, che perdureranno nella notte per poi attenuarsi nella giornata di domenica. Le piogge interesseranno in particolare l’Appennino centro-orientale e potranno generare effetti al suolo, come piene dei corsi d’acqua, ruscellamenti lungo i versanti e fenomeni franosi. Per questo motivo oggi è in corso un’allerta meteo gialla per temporali e criticità idraulica e arancione per criticità idrogeologica sulle aree collinari e montuose centro-orientali.

L’allerta per criticità idrogeologica viene emessa nelle zone di pianura per le piene dei corsi d’acqua minori appartenenti al reticolo naturale, mentre nelle zone collinari e montuose comprende anche il rischio di frane, caduta massi e colate di fango e detriti.

La valutazione dell’allerta

La scelta del codice di allerta più appropriato - che si articola in quattro codici colore, dal verde al rosso - è il risultato di una valutazione congiunta del Centro Funzionale di Arpae, Servizio Geologico Sismico e dei Suoli e Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, che considerano volta per volta il contesto meteorologico previsto, i risultati dei modelli di previsione delle frane e lo stato del territorio.

Nello specifico, ai fini della valutazione si considerano i quantitativi, l’intensità e la durata delle precipitazioni previste che possono causare un repentino aumento del livello dei corsi d’acqua minori con possibili esondazioni, smottamenti, erosioni ed innesco di colate di fango e fenomeni franosi.

Alcuni fenomeni franosi possono innescarsi anche in assenza di precipitazioni, specialmente su versanti particolarmente fragili, in seguito a saturazione del suolo dovuta a precedenti piogge o a fusione della neve.

La tabella degli scenari riportata di seguito riassume gli effetti e danni che possono verificarsi in base al codice colore emesso per l'allerta.

Anche in una situazione di codice verde per criticità idrogeologica, ovvero in assenza di fenomeni significativi prevedibili, non si possono escludere danni localizzati innescati da rovesci isolati oppure da precipitazioni avvenute nei giorni precedenti.