Chi valuta l’emissione dell’allerta? E come vengono valutati i livelli di allerta? L’allerta meteo può essere emessa soltanto dagli enti competenti che appartengono al sistema di protezione civile. Si tratta di un avviso istituzionale ufficiale fondamentale per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteo.
La valutazione dei livelli di allerta è un lavoro complesso, fatto di procedure, strumenti e responsabilità e in Emilia-Romagna viene svolto dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, Arpae Centro funzionale, il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, la Difesa del suolo e AIPo che lavorano quotidianamente in grande cooperazione. Ma vediamo nel dettaglio come funziona il sistema di allertamento nella nostra regione.
Le funzioni del sistema di allertamento sono essenzialmente tre:
- prevedere la situazione meteorologica, idrogeologica, idraulica e marino costiera attesa e valutare la criticità sul territorio connessa ai fenomeni meteo previsti;
- attivare fasi operative di protezione civile riferite allo scenario di evento previsto e attrezzarsi per la gestione di un’eventuale emergenza;
- favorire la comunicazione tra soggetti istituzionali, non istituzionali e cittadini, così da mettere in atto le azioni previste nei piani comunali di emergenza di protezione civile e le corrette norme di comportamento per l’autoprotezione.

LE FASI DEL SISTEMA E I CODICI COLORE
Per gli eventi “con preannuncio”, in particolare quelli legati alle condizioni meteorologiche e quindi prevedibili, il sistema di allertamento si articola in due fasi: una fase di previsione e una fase di monitoraggio.
Quando parliamo di previsione, non parliamo delle classiche previsioni del tempo, ma di una valutazione degli scenari e dei livelli di rischio sul territorio finalizzata all’allertamento. L’attività di previsione del rischio meteo, idrogeologico, idraulico e costiero nella regione Emilia-Romagna è svolta dalla Struttura IdroMeteoClima di Arpae - Centro funzionale che, ogni giorno, elabora le previsioni meteorologiche per le successive 24-36 ore, analizzando in particolare, per ciascuna delle zone di allertamento in cui è stata suddivisa la regione, i seguenti fenomeni: piene, frane, temporali, vento, neve, pioggia che gela, temperature estreme (ondate di calore e gelo), stato del mare e mareggiate. Sulla base delle previsioni e degli scenari di evento previsti viene emesso ogni giorno un unico documento congiunto: bollettino in caso di assenza di fenomeni oppure “allerta meteo idrogeologica idraulica”.
Il bollettino è sempre associato al codice colore verde su tutte le zone/sottozone di allerta. La valutazione viene effettuata alla scala spaziale delle zone/sottozone di allerta di norma per le 24 ore della giornata successiva (00:00 – 24:00), aggiornando, se necessario, la valutazione anche per le 12 ore della giornata in corso (36 ore successive).
L’allerta meteo idrogeologica idraulica invece è un documento unico di previsione e valutazione nel quale è previsto codice colore giallo/arancione/rosso su almeno una zona/sottozona di allerta. Per ciascuna tipologia di evento previsto viene attribuito un codice colore alla relativa zona/sottozona di allerta attraverso la stima di opportuni indicatori associati ad uno scenario di evento sul territorio. La valutazione viene effettuata per le 24 ore della giornata successiva (00:00 – 24:00), aggiornando, se necessario, la valutazione anche per le 12 ore della giornata in corso (36 ore successive).
Sintetizzando, i codici colore di bollettino o allerta hanno il seguente significato su tutto il territorio nazionale:
- Verde: nessuna allerta, ma possibilità di fenomeni non previsti
- Giallo: possibilità di fenomeni localizzati con un basso grado di pericolo per le persone e danni limitati
- Arancione: possibilità che si verifichi la combinazione di fenomeni più intensi e più diffusi, oppure la forte presenza di uno solo di essi, con un grado medio di pericolo e danni più estesi
- Rosso: possibilità di fenomeni molto intensi e molto diffusi oppure di uno solo di essi con pericolo molto elevato per le persone e danni ingenti ed estesi.
In caso di evento in corso, previsto o non, viene attivata la seconda fase: ovvero quella del monitoraggio, con lo scopo di rendere disponibili informazioni a tutti gli enti e le strutture operative del sistema regionale di protezione civile, utili all’attivazione tempestiva delle azioni di contrasto degli eventi e di gestione dell’emergenza sul territorio.
Per conoscere gli scenari di evento ed i possibili conseguenti effetti e danni sul territorio associati ai codici colore, consulta la tabella.