Nelle giornate del 4 e 5 febbraio forti venti hanno interessato l’Emilia-Romagna causando danni tra le province di Bologna e Modena.
Il 4 febbraio la presenza di un esteso anticiclone di origine atlantica sul bordo occidentale del continente europeo in espansione verso latitudini settentrionali, ha favorito l’irruzione di aria fredda polare. Il sistema ha dato origine a precipitazioni sulla parte centrale e meridionale dell’Italia, con nevicate fino a quote collinari, mentre sulla nostra regione la formazione di una corrente a getto in quota associata al fronte ha portato venti forti da nord-ovest.
Nella giornata del 4 i valori massimi sono stati registrati dalla stazione di Pennabilli (RN) tra le 8 e le 11 con un massimo assoluto pari a 104.8 km/h. La giornata successiva, 5 febbraio, è invece caratterizzata da una attenuazione dei fenomeni: i valori massimi orari misurati sono stati infatti inferiori rispetto alla giornata precedente e localizzati nella parte Centro-Orientale della regione. Il valore massimo, osservato dalla stazione di Pennabilli (RN) alle 20 è stato pari a 74.9 km/h.

Stazioni della rete anemometrica che hanno misurato valori massimi orari superiori ai 17.2 m/s nella giornata del 4-02-2020.
I forti venti hanno causato diversi danni nella giornata del 4 febbraio tra Modena e Bologna come la caduta di alberi, pali della luce e cornicioni di palazzi. Il caso più grave si è verificato a Casona di Gaggio Montano (BO) dove un ottantacinquenne è stato travolto da una folata di vento ed è caduto a terra battendo la testa.

Interventi dei Vigili del Fuoco a Bologna (Fonte: Il Resto del Carlino Bologna - Foto Schicchi)
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell’evento meteorologico del 4 e 5 febbraio 2020.