Novembre e dicembre sono stati due mesi caratterizzati da precipitazioni diffuse e consistenti su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. A novembre le cumulate sono state elevatissime, soprattutto sull’Appennino centro-occidentale dove si sono superati i 500 mm nel mese, con punte di oltre 700 mm sul crinale appenninico dei bacini di Reno e Taro.
A novembre si sono registrate le precipitazioni massime più elevate dal 1961 e anche dicembre è stato caratterizzato da piogge intense su tutta la regione, con cumulate che nel mese hanno raggiunto i 300 mm sui rilievi centro-occidentali e i 50-100 mm sulla pianura. Nel corso di questi due mesi ci sono stati diversi eventi di piena su tutto il territorio regionale che hanno causato allagamenti e danni in particolare a novembre, periodo in cui si sono innescate anche numerose frane. Il passaggio delle piene a dicembre invece ha determinato solo temporanei disagi ai lavori di ripristino dei danni causati nel mese precedente.
LE PIENE DI NOVEMBRE
Il mese di novembre è stato contrassegnato da afflussi di precipitazione particolarmente elevati, che hanno generato in tutti i corsi d’acqua centro-orientali della regione uno stato di piena quasi permanente, con la successione ravvicinata di almeno tre eventi principali distinti, insieme a fenomeni associati di allagamenti diffusi nelle zone pedecollinari e di pianura.
Nel corso del mese ci sono stati tre eventi meteorologici principali, intervallati da piogge residue meno significative: le piogge del 2-3 novembre hanno interessato soprattutto il settore appenninico occidentale, generando una piena sul fiume Taro che ha superato i massimi storici nella sezione di Ostia Parmense. Il secondo evento è quello che va dal 15 al 19 novembre, con un primo impulso che ha interessato soprattutto il settore appenninico centro-orientale, generando piene sul fiume Reno, dove sono stati raggiunti livelli intorno alla soglia 3, sui suoi affluenti e sui fiumi Romagnoli; un secondo impulso sul settore centro-occidentale ha generato invece piene sui fiumi Secchia e Panaro, prolungando la piena di Reno. Inoltre il 17 novembre si sono verificate 4 rotture arginali sui torrenti Idice, Quaderna e Savena abbandonato.

Rotta arginale in destra Idice e conseguente danneggiamento della ferrovia Bologna-Portomaggiore
Il terzo e ultimo evento è stato dal 22 al 25 novembre e ha interessato soprattutto il settore centro-occidentale, generando piene moderate nelle sezioni montane dei fiumi Nure, Trebbia, Parma ed Enza e prolungando ulteriormente le piene già in atto nei tratti vallivi di Secchia, Panaro e Reno. Dal 26 al 28 novembre infine è transitata lungo tutto il tratto emiliano anche una piena di Po con livelli superiori alle soglie 3.
LE PIENE DI DICEMBRE
Anche a dicembre gli eventi meteo che hanno generato precipitazioni significative sono stati tre: le piogge dall’1 al 3 dicembre che hanno interessato soprattutto il settore appenninico centro-orientale; le nevicate tra il 12 e il 13 dicembre; e infine le precipitazioni intense dal 20 al 25 dicembre che hanno interessato principalmente il crinale appenninico centro-occidentale con cumulate superiori ai 150-200m. Mentre le nevicate di metà mese hanno soltanto contribuito alla saturazione dei suoli, gli altri due eventi meteo hanno generato piene significative.
L’evento dall’1 al 3 dicembre ha causato piene ordinarie sui fiumi Trebbia, Nure, Taro, Parma ed Enza, ma anche su Secchia, Panaro e Reno, dove i deflussi risultavano ancora sostenuti dall’esaurimento delle piene della seconda metà del mese di novembre. Su Idice, Santerno, Lamone, Sillaro e soprattutto su Savio e Marecchia, si sono invece registrate piene moderate, soprattutto nei tratti vallivi dei corsi d’acqua.

Idrogrammi di piena nella sezione di Castiglione del fiume Savio
Il secondo evento, che va dal 20 al 25 dicembre, ha interessato principalmente il crinale appenninico centro-occidentale, dove si sono registrate le piene moderate dei fiumi Secchia ed Enza. Inoltre a partire dal 23 dicembre una piena di Po con livelli superiori alle soglie 2 è transitata nel tratto vallivo emiliano.
Informazioni più dettagliate sui dati idrologici degli eventi e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto sulle piene e le frane di novembre 2019 e nel Rapporto sulle piene di dicembre 2019.