Le condizioni del vento possono costituire un pericolo da non sottovalutare oltre che provocare, in alcuni casi, grossi danni. Non è raro infatti che in caso di forti raffiche, il vento trascini con sé oggetti, sradichi alberi o crei dei danni più o meno consistenti alla viabilità.
Per decidere se emettere o meno un’allerta per vento, il principale indicatore di cui tenere conto per la valutazione di pericolosità è l’intensità media. La velocità del vento viene misurata nel Sistema Internazionale in metri al secondo (m/s) o in chilometri orari (km/h) e l’intervallo standard definito dalla O.M.M. (Organizzazione Meteorologica Mondiale) per misurare l’intensità del vento medio è dieci minuti. Ma oltre ad indicare il valore medio, è importante dare un’informazione sulla variabilità del vento. Questa necessità viene tenuta presente dando indicazioni sui punti massimi, le raffiche di vento. Sono infatti queste ultime a causare i danni più grossi e a mettere le persone in pericolo. Ad esempio, nei pressi dei temporali si registrano talvolta raffiche che vanno molto oltre i valori della velocità media del vento.
In base alla loro velocità, i venti vengono infatti classificati in dodici differenti gradi di intensità che vanno dalla ‘calma all'uragano’, secondo una scala di misura detta di Beaufort che prende il nome dal suo ideatore, l’ammiraglio inglese Francis Beaufort, e utilizzata a livello internazionale dai meteorologi. Il vento forte associato ai temporali è invece sempre considerato compreso nel rischio temporali, in quanto è uno dei probabili effetti associati insieme a fulminazione, grandine e piogge di forte intensità.
La valutazione della criticità per vento, così come quella per neve, ghiaccio/pioggia che gela, temperature estreme, mareggiate e stato del mare è valutata su 15 sottozone di allerta e non 8 come avviene invece per la criticità idrogeologica e idraulica e i temporali. E come per tutte le criticità, la valutazione della pericolosità per vento in fase di previsione è articolata in quattro codici colore che vanno dal verde (< 62 km/h) al rosso (≥ 88 Km/h), con soglie di intensità orarie di vento crescente, a cui sono stati associati gli scenari di evento ed i possibili effetti e danni sul territorio che sono stati sintetizzati nella tabella qui sotto.