Nella giornata dell’11 luglio si sono verificati temporali intensi su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, accompagnati in alcuni casi anche da grandine. I danni maggiori, dovuti al forte vento, sono stati riportati soprattutto nel settore centrale della regione.
A partire dal pomerigigo, fenomeni temporaleschi anche intensi e a carattere grandinigeno si sono verificati sull’intero territorio regionale, a causa dell’interazione tra correnti fresche in quota associate alla discesa della saccatura di origine polare e una massa d’aria umida e calda stazionante sulla Pianura Padana.
Le prime strutture si sono innescate tra le 15.50 e le 16.15: una su Piacenza, una sul Bolognese e una sul Ferrarese, raggiungendo l'intensità massima alle 16.50, in corrispondenza dei nuclei delle prime due celle. Successivamente questi sistemi hanno assunto una configurazione organizzata a multicella, formando più nuclei convettivi. Sempre nel corso del pomeriggio la struttura originatasi nella fascia centrale si è unita con un sistema in ingresso da nord nel Ferrarese.
Alle 19.00 un nuovo importante nucleo convettivo si è innescato sul confine settentrionale della regione, a nord di Parma, e si è diretto verso est. Dall’unione tra quest’ultima e un nucleo formatosi ad ovest di Parma alle 19.45, si è delineata una struttura multicella lineare che ha attraversato la parte settentrionale del territorio. Successivamente si sono sviluppati tre nuovi sistemi che hanno generato precipitazioni estese moderate e deboli a nord e a sud di Forlì.

Mappe di riflettività del composito radar del 11/07/2020 alle 18.30 (a sinistra) e alle 19.00 (a destra)
Nel corso dell’evento sono stati rilevati due picchi di cumulata oraria di precipitazione alle 19: uno presso la stazione di Aguscello, nel comune di Ferrara, e l’altro a Sant’Antonio, nel comune di Medicina (BO), corrispondenti a valori di 35 mm e 37 mm. Significativi anche alcuni valori di precipitazione cumulata nei 15 minuti maggiori di 10 mm: il maggior picco, pari a 27 mm, equivalente ad intensità media di 108 mm/h sul quarto d’ora, è stato registrato sulla stazione di Sant’Antonio Arpa (BO) tra le 18.30 e le 19.45.
I temporali sono stati accompagnati, in alcuni casi, anche dalla grandine che ha interessato soprattutto le province di Reggio Emilia, Bologna e Ravenna e dal vento, che è stato più intenso nell’arco temporale tra le 19 e le 20 sulla parte orientale della regione, con un valore massimo di 77.76 km/h registrato nella stazione di Ferrara Urbana. A causa del forte vento, in provincia di Bologna sono caduti alcuni rami ed alberi, con il conseguente intervento dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine, tra Sala Bolognese, Osteria Grande, Varignana, Castel San Pietro Terme, Ozzano, Medicina, San Pietro in Casale e San Giovanni in Persiceto. In particolare, a Castel San Pietro due grossi alberi caduti hanno ostruito il passaggio in una via, un semaforo è stato divelto sulla SS9 e alcuni alberi sono caduti sui cavi elettrici.

Alberi caduti a causa del vento in provincia di Bologna (fonte: Resto del Carlino - Bologna)
In Romagna, si sono verificati invece disagi dovuti al traffico bloccato sulla linea ferroviaria adriatica, per i danni causati dal maltempo sui binari tra le stazioni di Forlì e Faenza.
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteorologico dell'11 luglio 2020.