Tra il 28 e il 29 dicembre una spiccata instabilità ha interessato il Mediterraneo, a causa del forte contrasto termico tra fredde correnti di origine polare sul nord Italia e aria umida e temperata presente sulla parte centro-meridionale dell’Italia.
Questa situazione ha favorito abbondanti nevicate in Appennino e sulla pianura occidentale, soprattutto tra le province di Piacenza e Parma. Si sono inoltre registrati fenomeni di pioggia che gela sul basso Appennino occidentale e a tratti sulla pianura limitrofa. I settori centro-orientali sono stati interessati da un intenso rinforzo della ventilazione.
Nella prima parte di giornata del 28 dicembre le precipitazioni hanno interessato gran parte del territorio regionale, partendo dal settore occidentale tra le province di Piacenza e quella di Reggio Emilia e per poi estendersi verso est su Ferrarese e Ravennate e poi su tutta la costa. Successivamente i fenomeni sono risultati maggiormente localizzati sulla parte centro-orientale per poi attenuarsi.

Nella giornata del 29 dicembre l’instabilità ha riguardato le aree appenniniche, con estensione alla bassa Romagna e ai settori pianeggianti emiliani tra Parmense e Bolognese, risultando nelle ore serali maggiormente concentrata sulle province centro-orientali ed esaurendosi nel corso della notte.
I dati di accumulo più rilevanti hanno interessato le aree appenniniche delle province di Parma, Reggio Emilia e Bologna, dove si sono registrate punte di 97,6 mm a Lago Ballano (PR), 94,8 mm a Monteacuto delle Alpi (BO), 84,2 mm a Bosco di Corniglio (PR) e 74,6 mm a Succiso (RE).
La ventilazione è risultata significativa sulla fascia appenninica del Parmense, Reggiano, Bolognese e Riminese. Nello specifico il 28 dicembre a Madonna dei Fornelli (BO) sono stati registrati valori fino a 115 km/h e a Pennabilli (RN) sono stati sfiorati i 140 km/h.
Le piogge che si sono verificate nel corso dell’evento hanno generato fenomeni di piena con livelli superiori alla soglia 1 sui tratti montani di tutti i corsi d’acqua del settore appenninico centro-orientale e prossimi o superiori a soglia 2 su alcune sezioni del tratto vallivo. La piena del Reno è stata la più significativa, con colmo pari a 1,66 m a Casalecchio Chiusa alle ore 16:15 e di 9,97 m a Bonconvento, alle ore 21:00 del 28 dicembre, entrambi superiori alla soglia 2.
Le intense nevicate nella notte del 28 dicembre a Piacenza hanno causato numerosi disagi per caduta di alberi, rami e pali, oltre a criticità legate alla viabilità. In alta val d’Arda si sono registrate interruzioni di energia elettrica, con le problematiche maggiori nei comuni di Bobbio, Ferriere e Morfasso.

Criticità simili si sono registrate anche nella provincia di Parma, in forma minore invece in quella di Reggio Emilia, dove si è verificato il fenomeno della pioggia che gela sulla fascia collinare e nei fondovalle, con strade rese pericolose dallo strato di ghiaccio presente. A causa del ghiaccio sui marciapiedi si sono inoltre registrati 150 accessi al pronto soccorso ortopedico di Piacenza e una cinquantina in quello di Parma.
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteo-idrologico del 28-29 dicembre 2020.