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Rischio temporali: come funziona l’allerta gialla

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null Rischio temporali: come funziona l’allerta gialla

Pubblicato 27/06/22

I temporali sono fenomeni atmosferici di forte intensità che si verificano principalmente nella stagione estiva e autunnale. I fenomeni temporaleschi sono caratterizzati da elevata incertezza previsionale in termini di localizzazione, tempistica ed intensità: diventa quindi più complesso, rispetto ad altri fenomeni oggetto di allerta, fornire una previsione con un alto grado di dettaglio. Per questo motivo la valutazione viene effettuata sulle zone di allerta aggregate (A, B, C, D, E, F, G, H) - non sulle singole sottozone - e viene condotta considerando i possibili effetti al suolo connessi alle intense precipitazioni, come allagamenti urbani, alluvioni lampo, frane o colate detritiche, e i fenomeni associati potenzialmente pericolosi quali fulminazioni, grandine, forti raffiche di vento e, più raramente, trombe d’aria.

La valutazione del codice colore

La scelta del codice colore più opportuno non dipende dall’intensità dei temporali previsti, ma soprattutto dall’estensione spaziale e dalla persistenza del fenomeno. Vengono considerati significativi ai fini dell’allertamento i temporali organizzati di medie e grandi dimensioni.

Anche nel codice verde è compresa l’eventualità di temporali di forte intensità con possibili effetti e danni associati, ma a carattere sparso e di breve durata. 

Ciò rende l’allerta per temporali differente da quella che viene emessa per altri fenomeni caratterizzati invece da soglie di allertamento predefinite corrispondenti a valori di intensità crescenti.

Infatti se per il vento, ad esempio, a un’allerta arancione corrisponde un’intensità del vento medio superiore rispetto a quella prevista nello scenario giallo, per i temporali avviene una valutazione più complessa.

L’allerta gialla è riferita a condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali di forte intensità e rapidità di evoluzione, con durata media di 1 ora, a cui possono associarsi allagamenti localizzati dovuti all’intensità delle precipitazioni, frequenti fulminazioni, raffiche di vento e grandinate. L’allerta arancione si differenzia per una maggior persistenza (durata media 3 ore) ed estensione sul territorio dei fenomeni attesi, che possono dar luogo ad allagamenti anche diffusi nonché a criticità più significative legate alle raffiche di vento, alle fulminazioni e/o alla grandine. 

L’allerta gialla

L’allerta gialla potrebbe essere associata erroneamente a fenomeni di intensità minore rispetto a un’allerta arancione, ma non va sottovalutata: in codice giallo potrebbero verificarsi situazioni ugualmente pericolose ma in forma meno diffusa.

D’altra parte non tutte le allerte gialle sono uguali: a volte l’allerta viene emessa perché si prevedono con un buon livello di accuratezza fenomeni significativi ma meno intensi o più brevi e localizzati di quelli da allerta arancione, altre volte ha un significato precauzionale e viene emessa in condizioni in cui potrebbero verificarsi temporali anche molto intensi, potrebbero interessare unicamente alcune zone o addirittura solo lambire il territorio regionale.

L’allerta gialla infatti corrisponde all’attivazione della fase di attenzione, la prima delle fasi operative di protezione civile, e può essere emessa anche in condizioni caratterizzate da forte incertezza previsionale, in cui per esempio la probabilità di accadimento dei temporali previsti dai modelli è bassa o non è possibile stabilirne la localizzazione con un grado di confidenza adeguato.

Pertanto il significato di un’allerta gialla è quello di prestare attenzione e monitorare costantemente l’evoluzione dei fenomeni attraverso i canali di comunicazione ufficiali.

Per prevenire i rischi connessi ai temporali ed evitare di subire danni o rischiare la vita è più che mai necessario conoscere i giusti comportamenti di autoprotezione. Nella sezione Informati e preparati puoi trovare i comportamenti da adottare in caso di temporali.

Consulta la tabella degli scenari per conoscere gli effetti e danni che possono verificarsi in base al codice colore emesso per l'allerta.

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