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Report degli eventi meteorologici e di piena dal 27 marzo 2024 al 2 aprile 2024

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null Report degli eventi meteorologici e di piena dal 27 marzo 2024 al 2 aprile 2024

Pubblicato 13/05/24

Nel periodo compreso tra il 27 marzo e il 2 aprile 2024 un minimo di bassa pressione ha convogliato aria di origine artica sul nostro paese che, affluendo in contemporanea con un flusso meridionale di aria di estrazione africana, umida e instabile, ha dato vita a diffuse precipitazioni.

 

Già dalla mattina del 27 marzo le prime precipitazioni intense si sono estese dalla fascia appenninica al resto della regione, arrivando anche a lambire la costa nel corso del pomeriggio stesso. Una momentanea interruzione dei fenomeni si è assistita nel corso delle prime ore del giorno 28 marzo, per poi riprendere, anche in maniera intensa, durante la mattinata e fino al primo pomeriggio, coinvolgendo in particolare i primi rilievi del settore centro-occidentale. Un nuovo e progressivo indebolimento delle precipitazioni si è assistito nel corso del pomeriggio, con una completa pausa fino alla sera del 30 marzo, quando nuovi fenomeni a carattere convettivo hanno dato origine a una estesa linea temporalesca che ha coinvolto le province di Piacenza e Parma, arrivando a lambire anche l’Appennino centro-occidentale. Nel giorno 31 marzo nuovi temporali si sono verificati nel primo pomeriggio, ancora una volta sui crinali occidentali. Nelle prime ore del 1 aprile, precipitazioni a carattere temporalesco si sono formate sull’Appennino centro-occidentale per poi estendersi anche alle relative pianure limitrofe. I fenomeni, nel corso della giornata, si sono gradualmente spostati verso est, arrivando ad esaurirsi definitivamente sulla costa nelle ore serali. 

L’evento si è anche contraddistinto per il trasporto di polvere direttamente dal Sahara. Queste piccole particelle solide di origine naturale vengono sollevate dalle aree desertiche, in concomitanza con circolazioni meridionali, e possono essere trasportate ad alta quota per lunghe distanze, per poi depositarsi o restare sospese per diverso tempo.


Mappa di riflettività del composito radar del 27/03/2024 alle ore ore 10:15 a sinistra e alle ore 13:25 a destra

Durante le giornate del 27 e 28 marzo sono state anche segnalate nevicate al di sopra dei 1200 metri di quota. Le cumulate non sono state particolarmente consistenti: nel comune di Corniglio (PR) a 1295 m si sono misurati 2 cm il 27 marzo, e 3 cm a Sestola (MO) a 1550 m.

La perturbazione in esame è stata caratterizzata da quattro impulsi successivi a breve distanza l’uno dall’altro. I valori massimi di pioggia si sono registrati sul settore occidentale della regione. Il 27 e 28 marzo hanno superato i 100 mm sul bacino montano del Trebbia, mentre dal Nure al Ronco le cumulate sono state intorno a 50 mm. Il 28 marzo si sono invece registrati picchi oltre i 100 mm sui bacini di Parma ed Enza, con una media giornaliera di 80 mm sul Taro e sul Secchia. Gli ultimi eventi temporaleschi compresi tra il 30 marzo e il 1 aprile sono stati caratterizzati da cumulate medie giornaliere superiori a 80 mm, in particolare su Enza e Secchia.

Precipitazione cumulata registrate sui bacini della regione Emilia-Romagna il 28 marzo 2024

Gli eventi di precipitazione sono occorsi alla fine di un mese di marzo mediamente piovoso. I quattro impulsi del periodo preso in esame hanno dunque comportato un graduale incremento della saturazione dei suoli, con livelli di colmo superiori alle soglie 1 su Trebbia, Nure, Taro, Panaro e Reno, prossimi o superiori alle soglie 2 su Enza e Secchia.

Soltanto nella giornata del 1 aprile si sono registrati localizzati dissesti di natura idrogeologica sull’Appennino parmense. Frane e colate di fango hanno interessato alcune strade provinciali, senza però causare danni estesi. 

L’evento è stato caratterizzato anche da un incremento della ventilazione, con raffiche di burrasca moderata, forte e fortissima. In particolare sull’Appennino piacentino si sono verificate raffiche oltre i 150 km/h e oltre i 100 km/h sui crinali del parmense e del bolognese.

Neve a Monte Bue, sul Monte Fumaiolo (1400 m s.l.m. FC), a Passo della Calla (1290 m s.l.m. FC) il 27 marzo, dalla pagina facebook di Emilia-Romagna Meteo

Per ulteriori informazioni consulta il Rapporto degli eventi meteorologici e di piena dal 27 marzo al 2 aprile 2024

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