Lo scorso sabato 5 ottobre presso l’Istituto Cavanis di Rio Terà Foscarini di Venezia, si è tenuto il meeting “Prevedere i temporali, una sfida per la scienza”, organizzato da Pretemp, un gruppo di studenti che approfondiscono lo studio dei temporali, in collaborazione con l’associazione Meteonetwork.
Il tema della previsione dei temporali è di estrema attualità e importanza, non solo per gli esperti del settore. Questi fenomeni meteorologici, caratterizzati da una notevole rapidità di sviluppo, possono produrre degli effetti particolarmente violenti (tra i quali grandine, fulminazioni e forti raffiche di vento) concentrati in breve tempo su aree limitate di territorio, rappresentando un pericolo anche per le persone. In particolari situazioni meteorologiche, possono verificarsi temporali con intensità inconsueta o che rimangono stazionari su uno stesso luogo per un tempo maggiore, causando danni davvero rilevanti.
Il meeting di Venezia ha rappresentato un’occasione per fare il punto sui progressi degli studi in materia e sulle caratteristiche degli eventi che si sono verificati di recente, sempre più violenti e frequenti anche per effetto dei cambiamenti climatici in atto, che hanno richiesto spesso l’attivazione dei sistemi di allertamento. Si è parlato anche del ruolo fondamentale del previsore, che ha il difficile compito di valutare la modellistica, formulare la previsione considerando anche la sua incertezza.

Al convegno di Venezia ha partecipato anche Roberto Stanzani, meteorologo di Arpae Emilia-Romagna, con un intervento dal titolo "Sistema di allertamento della Regione Emilia-Romagna e previsione dei temporali per scopi di Protezione Civile".
Dopo aver raccontato un po’ di storia della rete dei centri funzionali, istituiti a partire dal 2004 in seguito ai disastri di Sarno nel 1998 e di Soverato nel 2000, e aver spiegato parole chiave come zone di allerta, soglie, il monitoraggio e le criticità, Stanzani ha descritto il sistema di allertamento della Regione Emilia-Romagna, dalla previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica all’attivazione di fasi operative di protezione civile, fino alla comunicazione a sindaci, operatori, media e cittadini. La piattaforma Allerta Meteo Emilia-Romagna e i social media, in particolare Twitter per la segnalazione dei temporali in atto, sono stati presentati come strumenti utili ed efficaci per la comunicazione tempestiva di fenomeni con un’evoluzione così rapida e a volte imprevista.
