Tra il 22 e il 25 novembre 2019, la presenza di un'area di bassa pressione sul Mediterraneo occidentale ha favorito l’estensione di una forte instabilità sull’Italia che ha portato precipitazioni intense e persistenti sulla regione Emilia-Romagna, principalmente nella giornata del 23. I quantitativi totali di pioggia sono stati molto elevati soprattutto sull’Appennino Occidentale, dove hanno superato i 100 mm, con punte in alcune zone anche di 200 mm, generando sul territorio alcune frane.

Mappe di riflettività da composito radar del 23/11/2019 alle 09:55 (in alto a sinistra) e alle 12:50 (in alto a destra), alle ore 17:50 (in basso a sinistra) e alle 20:00 (in basso a destra)
Nella serata del 22 novembre la perturbazione ha fatto il suo ingresso nel settore occidentale della regione, estendendosi verso nord-est, e le precipitazioni si sono poi intensificate sull’Appennino Parmense nelle prime ore del giorno 23. Successivamente le piogge hanno stazionato sull’Appennino per poi spostarsi fino all’asta del Po e su tutto il territorio regionale fino alla mattina del 24. Dopo una pausa nella mattinata, le precipitazioni sono riprese nel pomeriggio anche con qualche temporale e sono poi terminate nella mattinata del giorno 25.

Frana in comune di Ferriere. Foto Alessandro Mainardi dalla pagina facebook di ER-meteo.
La piogge cumulate hanno superato in varie stazioni pluviometriche i 150 mm, soprattutto sull’ Appennino Parmense, con punte oltre i 200 mm nella stazione di Montegroppo (PR) e Torriglia (GE). Nella mattinata di sabato 23 il livello del torrente Tresinaro si è alzato causando a Scandiano la rottura di parte dell’argine lungo una pista ciclabile all’altezza di via Pedemontana. Varie frane sono state segnalate in Val di Taro, tra le province di Parma e La Spezia, ma anche nella località Folli nel comune di Ferriere (PC), dove la strada provinciale n. 654 di Valnure è stata interrotta per frana.
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteorologico dal 22 al 25 novembre 2019.