Tra l'1 e il 3 luglio scorso, la regione è stata interessata da una situazione di instabilità che ha generato intensi fenomeni temporaleschi con grandine, fulmini e venti forti.
In un contesto anticiclonico, rafforzato da aria tropicale continentale, flussi di aria fresca e umida provenienti dal nord hanno creato un campo di instabilità che per tre giorni consecutivi, in concomitanza con altri fattori legati a ventilazione e abbassamento della pressione, ha determinato temporali di forte intensità. Già dal pomeriggio del giorno 1 luglio a partire dall'Appennino Piacentino si sono verificati i primi fenomeni, che si sono poi estesi alle pianure di tutto il settore occidentale della regione in un sistema temporalesco di multicelle con presenza di grandine e raffiche di vento.

Mappe di riflettività del 03/07/2019 alle 21:35 (a sinistra) e alle ore 21:45 (a destra).
Dopo una rapida attenuazione ed esaurimento dei fenomeni, il giorno seguente alcuni temporali hanno interessato in serata i settori collinari tra Modenese, Reggiano e Bolognese. Ma è nel tardo pomeriggio del giorno 3 che si è formato – tra le 18:00 e le 20:00 – un sistema organizzato ed esteso sulle pianure tra Piacenza e Modena in spostamento verso est, mentre altre celle temporalesche si sono sviluppate sul settore orientale della regione. Il sistema si è attenuato ed è uscito dalla regione verso il mare nella serata-notte.
Per quanto riguarda le precipitazioni cumulate, nella tabella allegata risulta evidente come i valori massimi si siano concentrati il giorno 3: la mattina i massimi si sono registrati nel Piacentino (Bobbio 54.4 mm), poi nel Reggiano-Modenese e poi a fine giornata in Romagna (Voltre 43.8 mm), evidenziando il rapido spostamento da ovest ad est del sistema temporalesco.
Le forti precipitazioni hanno causato lo straripamento di canali a Fiorenzuola d'Arda e lungo la via Emilia nei pressi di Castellarquato, durante il primo giorno di piogge. Il giorno 3 luglio sono stati segnalati allagamenti a Bobbio (PC) e a Piacenza città e anche a Correggio e a Gualtieri nel Reggiano.

Grandine Novellara e Canolo di Correggio il 3 Luglio. Fonte: MeteodaCorreggio
Ma i danni più ingenti si devono alla grandine caduta nelle 3 giornate: l’1 luglio grandine di grosse dimensioni ha causato vari danni nel Piacentino, in particolare a Carpaneto è stata segnalata grandine di medie/grosse dimensioni con danni notevoli. Il 3 luglio la grandine ha colpito pesantemente il Modenese, in particolare la zona di Castelfranco, dove i fulmini hanno causato anche vari blackout in città e nella Bassa. Grandinate consistenti anche in Romagna, nella zona collinare, a Faenza, Brisighella e Conselice.

Danni dovuti alle raffiche di vento a Salsomaggiore, fonte Gazzetta di Parma e albero caduto a Parma, fonte https://parma.repubblica.it
Danni gravi anche a causa delle forti raffiche di vento, dovute al fenomeno del “downburst”, ovvero al vento di caduta dalla nube temporalesca: nel Piacentino il vento ha causato la caduta di diverse piante, mentre in provincia di Parma gli alberi caduti hanno causato danni, feriti e disagi alla viabilità. Caduta di rami e danni conseguenti anche a Reggio Emilia, nella bassa reggiana e nel Modenese.
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell’evento meteorologico dal 1 al 3 luglio 2019.