A partire dal 29 agosto l’arrivo di aria fredda sul bacino del Mediterraneo, in contrasto con l’aria calda e umida preesistente, ha generato una forte instabilità sull’Italia settentrionale interessando anche l’Emilia-Romagna. Nel corso dell’evento si sono susseguiti sistemi, anche multicella e a carattere grandinigeno, su tutta la regione.
Già dalle prime ore del mattino e per tutta la giornata del 29 alcuni temporali, accompagnati anche da grandine, hanno attraversato la regione interessando prima le zone nord-occidentali e successivamente il resto del territorio regionale. Intorno alle 14.50 sono stati individuati due sistemi convettivi estesi: uno sul Piacentino e uno sul Parmense con precipitazioni di forte intensità. Celle convettive minori, ma comunque significative sono state registrate sul confine settentrionale del Modenese, nel Ferrarese e Ravennate. Alle 19.50 sul territorio è presente un’unica linea compatta di precipitazioni associate a più nuclei convettivi in transito nel centro dell’Emilia-Romagna che nel corso della serata si è ridotta.
Mappe di riflettività del composito radar alle 18.40 (sinistra) e 19.50 (destra) del 29 agosto 2020
Alle 22 la maggior parte delle precipitazioni era concentrata sulla parte centrale della regione, tra Parmense e Modenese. Nelle ore successive le precipitazioni si sono spostate ancora più a est e i sistemi principali in transito erano due: uno in ingresso nel Bolognese e uno in uscita dalla regione nel Ferrarese, caratterizzato da un nucleo convettivo intenso a sud-est di Ferrara. Un nucleo intenso si è innescato poi anche nell’Appennino occidentale. Alle 00.30 un nuovo sistema multi cella ha colpito l’Appennino bolognese per poi esaurirsi progressivamente traslando verso est.
Nel corso della notte tra il 29 e il 30 agosto, le precipitazioni sono proseguite sull’intero territorio regionale a carattere moderato e nelle prime ore della mattina le code del sistema temporalesco interessavano le due estremità della regione. Ad ovest del Parmense si è registrato un sistema multi cella con precipitazioni più intense.
Nella mattina del 30 agosto il sistema è traslato verso nord-est portando alla formazione di una linea di precipitazioni che ha poi attraversato la parte centrale della regione estendendosi soprattutto tra Parmense e Modenese settentrionale. Alle 12 sono transitati gli ultimi due sistemi temporaleschi estesi sulla parte orientale della regione e nell’arco della successiva mezz’ora circa i due sistemi hanno poi lasciato la regione.
Le precipitazioni, di debole-moderata intensità, sono ricominciate a partire dalla tarda mattinata del 31 agosto, interessando la parte meridionale della regione. Alle 12.30 i fenomeni si sono intensificati e hanno successivamente raggiunto il Ravennate. Nel primo pomeriggio sull’Appennino Bolognese si sono creati più nuclei temporaleschi e il sistema si è poi esteso verso il Riminese. Successivamente, alle 15.35, un sistema con un esteso nucleo convettivo è entrato da est nel Ferrarese che si è poi intensificato traslando verso nord-est. In serata un nuovo nucleo convettivo si è innescato sul confine settentrionale del Modenese, mentre i fenomeni sul Forlivese si sono intensificati. Sulla parte orientale i fenomeni si sono esauriti in serata, mentre buona parte del Parmense, Reggiano e Modenese settentrionale è stato interessato da precipitazioni moderate-forti che si sono esaurite soltanto nelle prime ore della notte del 1 settembre.
Durante l’evento le stazioni pluviometriche della rete regionale hanno registrato valori elevati e le zone più colpite sono state quelle dell’Appennino modenese e il Reggiano. Nella giornata del 29 agosto i massimi picchi sono stati rilevati nelle stazioni di Vetto (Vetto, RE) e di Ligonchio (Ventasso, RE) dove alle 21.30 si sono registrati rispettivamente 28,8 mm e 28,6 mm di pioggia in 15 minuti.
Nel corso dell’evento, in particolare nella giornata del 29 agosto, si sono verificate grandinate nel territorio regionale, ma le zone più colpite sono state il Ferrarese, il Bolognese e il Modenese. Associati ai temporali, in particolare nel corso della giornata del 29 agosto, ci sono stati episodi di vento forte a Rimini, Bologna e dintorni, mentre il 30 agosto sono stati interessati anche il Ravennate, l’Appennino piacentino e Parma. A Pennabilli (RN) il 29 agosto si sono registrate raffiche pari a 85 km/h e di 108 km/h il 30, mentre nella stazione di Madonna dei Fornelli (BO) ci sono state raffiche pari a 78 km/h.
Le raffiche molto forti sul Riminese nelle prime ore del 30 agosto hanno causato danni e disagi tali da rendere necessari 50 interventi dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza di edifici e strade in cui sono caduti rami, alberi e sono stati resi pericolanti pali e cartelli stradali. Alcune linee elettriche sono state danneggiate dalla caduta di pali. Danni da vento sono stati registrati anche a Riccione, Novafeltria e Cervia.

Albero caduto a causa del vento a Rimini a sinistra e a Riccione a destra. (fonti: foto pagina Fb Centro Meteo Emilia-Romagna)
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteorologico dal 29 al 31 agosto 2020.