Nel corso delle giornate del 28 e 29 aprile si sono formati dei temporali che hanno interessato tutta l’Emilia-Romagna. In particolare nella giornata del 29 aprile i fenomeni sono stati accompagnati anche dalla grandine, che ha causato però danni limitati.
I primi temporali, provenienti da sud-ovest, sono arrivati sulla parte centrale della regione alle 8:00 per poi spostarsi successivamente verso nord-est. Alle 13 sulla zona pedecollinare di Bologna e sulla pianura ravennate si sono generati dei temporali di piccole dimensioni con nuclei convettivi che si sono intensificati nelle due ore successive. Alle spalle di questi fenomeni localizzati, dagli Appennini si sono generate strutture più organizzate associate a precipitazioni moderate e contemporaneamente si sono inoltre rafforzati i fenomeni sulla provincia di Modena. Alle 14:50, nella provincia di Ferrara, si sono innescate alcune celle temporalesche che hanno raggiunto la loro massima intensità un’ora più tardi; nello stesso momento sull’Appennino strutture più organizzate, ma meno intense, si sono spostate verso nord-est e nuovi nuclei si sono innescati sull’area pedecollinare della provincia di Piacenza.

Mappa di riflettività del composito radar del 28-4-2020 alle 13:50 (a sinistra) e alle 14:50 (a destra)
La mattinata della seconda giornata ha visto la formazione di una nuova struttura localizzata sull’area pedecollinare di Piacenza che si è poi spostata rapidamente a est, interessando la provincia di Parma in maniera più intensa. Alle 12:50, nella parte frontale di questa struttura in esaurimento, si sono generati nuovi nuclei convettivi intensi sulla provincia di Modena che, nell’ora successiva, si sono spostati verso la provincia di Bologna, dove il fenomeno si è intensificato per poi dirigersi verso Ferrara prima di uscire dal territorio regionale alle 16.

Sequenza di mappe di riflettività del composito radar del 29-4-2020 alle 14:05 (a sinistra), alle 14:15 (al centro) e alle 14:25 (a sinistra)
Anche a causa del rapido spostamento delle strutture sul territorio regionale, le precipitazioni osservate durante l’evento non sono state significative. Il 28 aprile i massimi orari registrati dalle stazioni pluviometriche si sono attestati sotto i 15 mm. Il 29 aprile, invece, le precipitazioni più intense sono state localizzate interamente nella provincia di Parma con valori massimi pari a 14.4 mm a Varano Marchesi (comune di Medesano) alle 12:00, a 13 mm a Pione (comune di Bardi) e 12.4 mm a Pessola (comune di Varsi) alle 13:00.
Durante l’evento, nella fase più intensa del 29 aprile, si sono verificati episodi di grandine, localmente associati a forti raffiche di vento, tra le province di Modena e Bologna. La grandine ha causato comunque danni limitati: tra i più gravi si registra la caduta di alcuni pali della luce a Pianoro (BO).

Grandine in Valsamoggia (a sinistra) e a Bologna (Foto di Centro Meteo Emilia-Romagna)
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteorologico del 28-29 aprile 2020.