Mare e costa: come funziona l’allertamento

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null Mare e costa: come funziona l’allertamento

Negli ultimi giorni la nostra regione è stata interessata da una ventilazione intensa e nella serata di domani sono previsti rinforzi di vento di burrasca forte da nord-est sul mare e sulla fascia costiera. Di conseguenza il mare sarà agitato al largo, mentre sulla costa saranno possibili localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Questa previsione ha portato all’emissione per la giornata del 9 aprile di un’allerta arancione per stato del mare e gialla per criticità costiera su tutto il litorale regionale.

L’Emilia-Romagna è l’unica regione in Italia a effettuare una valutazione di allerta distinta per stato del mare e criticità costiera utilizzando un sistema di codici colore basato su soglie di allertamento predefinite. 

Tali allerte vengono emesse esclusivamente per due zone di allertamento costiere (B2 e D2) identificate sulla base dell’omogeneità delle caratteristiche meteo-marine prevalenti. 

Per quanto riguarda lo stato del mare si considera la pericolosità dovuta alle condizioni del moto ondoso (altezza, direzione e periodo dell’onda) e il rischio che ne consegue per le attività che si svolgono in mare (nautica da diporto, acquacoltura, ecc).

Per la criticità costiera si valuta invece la pericolosità delle mareggiate che possono indurre impatti sulla costa, quali ad esempio erosione dei litorali, inondazioni marine e danni alle infrastrutture e alle persone presenti sulla spiaggia e nei porti.

Come avviene la valutazione dell’allerta per criticità costiera

La valutazione dell’allerta per criticità costiera si articola in quattro codici colore, dal verde al rosso, e viene condotta da Arpae Centro funzionale, Servizio Geologico Sismico e dei Suoli e Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che considerano l’altezza dell'onda sottocosta, il livello del mare, la propagazione del mare sulla costa e lo stato di vulnerabilità del litorale.

Si tratta di una valutazione molto complessa che non si basa su un sistema unico di soglie crescenti ma che deve prendere in considerazione sia valori quantitativi di riferimento che un ampio numero di variabili di tipo qualitativo. La vulnerabilità del territorio alle mareggiate aumenta in base a fattori come la presenza di porzioni di spiaggia non protette da dune, l'arretramento progressivo della linea di riva, l'urbanizzazione degli ultimi decenni ed eventi frequenti o persistenti. In particolare durante il periodo estivo diventa rilevante la maggior esposizione delle infrastrutture turistiche e dei bagnanti.

Per questo motivo sono coinvolti nella decisione più enti che insieme analizzano i modelli e le specifiche condizioni di rischio scegliendo di volta in volta il codice colore più opportuno.

Da aprile 2022 è operativo Adriac, il nuovo modello sviluppato da Arpae che considera in maniera combinata onde e correnti, fornendo la previsione del livello del mare, oltre ad altri parametri come temperatura e salinità dell’acqua.

La tabella degli scenari riportata qui sotto riassume gli effetti e i danni che si possono verificare in base al codice colore emesso per l’allerta.