Report dell’evento meteorologico del 21-24 settembre 2023

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Nelle giornate comprese tra giovedì 21 e domenica 24 settembre la formazione di un minimo di bassa pressione, alimentato da aria di origine polare, ha investito il nostro paese causando tempo instabile sulla pianura padana e la seguente formazione di fenomeni temporaleschi anche organizzati. 

Le prime precipitazioni si sono formate nella notte del 21 settembre sui rilievi appenninici emiliani, per poi estendersi gradualmente sui settori centro-orientali della Regione. I fenomeni si sono mantenuti di intensità debole e a tratti moderata per il resto della giornata, apparendo disorganizzati e a macchia di leopardo. Nella notte del 22 settembre le precipitazioni si sono intensificate sui crinali Appenninici orientali, per poi proseguire la loro traiettoria verso le rispettive pianure, fino a lambire il Ferrarese nel corso della mattinata. 

Un nuovo sistema di precipitazioni si è poi formato nel pomeriggio coinvolgendo in un primo momento anche il Modenese, Bolognese, Forlivese e Ravennate; successivamente, la formazione di una nuova cella temporalesca, ha apportato fenomeni sui crinali Appenninici centrali. Piogge di debole-moderata intensità sono proseguite anche sulla Romagna, specialmente nelle ore serali. Nella tarda mattinata del giorno 23 settembre precipitazioni localizzate e di forte intensità hanno colpito il Piacentino, Parmense, Reggiano e Modenese. Nella seconda parte del pomeriggio si sono innescati nuovi temporali particolarmente intensi sulle province di Bologna e Ferrara, con anche la presenza di grandine. Le precipitazioni si sono ulteriormente intensificate formando un unico nucleo più organizzato che ha lambito per diverse ore Modenese, Bolognese, Ferrarese e Ravennate. Gli ultimi deboli fenomeni si sono registrati nella mattinata del 24 settembre, prima di esaurirsi definitivamente. 


In alto: mappa di riflettività del composito radar del 22 settembre 2023 alle ore 10:05 (08:05 UTC) a sinistra ed alle ore 11:15 (09:15 UTC) a destra. In basso: mappa di riflettività alle ore 20:00 (18:00 UTC) a sinistra e alle ore 21:00 (19:00 UTC) a destra.

Le precipitazioni più intense si sono verificate sul Parmense nei giorni 21 e 22 settembre con accumuli superiori ai 100 mm; sulla pianura centro-orientale, in particolare Bolognese, Ferrarese e Riminese nei giorni 23 e 24 settembre, si sono rilevati picchi oltre i 60 mm a Saiarino Argenta (FE) e San Giovanni in Marignano (RN). Sempre nelle province tra Parma, Bologna, Ferrara e Rimini si sono registrate diffuse cumulate orarie ben oltre i 30 mm

L’evento ha causato danni nelle province di Parma, Bologna e Ferrara dove si sono verificati allagamenti di strade e negli androni dei palazzi e cantine. Nel tardo pomeriggio del giorno 23 settembre, inoltre, i fenomeni hanno assunto carattere grandinigeno nel Bolognese e Ferrarese, senza causare danni. L’avvenimento è stato accompagnato anche da un incremento della ventilazione con diffuse raffiche oltre gli 80 km/h nei crinali Appenninici delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna e Rimini. Forti venti anche a Porto Garibaldi (FE) con picchi fino sui 100 km/h.   


Stadio Paolo Mazza (FE) allagato (foto da pagina web del Resto del Carlino – Ferrara ) in alto, temporale a Cento (FE) il 23 settembre ( foto da video di Michele Ferrarin tramite pagina Facebook di Emilia Romagna Meteo) a sinistra e temporale a Bologna (foto di Luciana Sabina) a destra in basso, il 23 settembre 2023

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Rapporto dell'evento meteorologico del 21-24 settembre 2023.