Report degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 2 al 5 novembre 2023

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Tra il 2 e il 5 novembre 2023 l’Emilia-Romagna è stata interessata da due impulsi perturbati associati a precipitazioni intense e persistenti e venti forti sul crinale appenninico centro-occidentale. I fenomeni hanno generato rapidi innalzamenti dei corsi d’acqua in particolare nel parmense e nell’Appennino ravennate, causando anche frane, smottamenti ed erosioni. 

Le prime piogge deboli-moderate si sono verificate già dalla sera del 1 novembre, con una progressiva intensificazione nel giorno successivo, in particolare su fascia appenninica centro-occidentale e nelle aree pianeggianti tra parmense e reggiano. Nel corso del pomeriggio-sera nuovi fenomeni intensi, con associati temporali, hanno interessato anche i settori centro-orientali della regione, in particolare bolognese e ferrarese.

Mappa di riflettività del composito radar del 2 novembre 2023 alle ore 21:35 e alle ore 23:05.

Nelle prime ore del 3 novembre un rapido e residuo passaggio di fenomeni ha coinvolto la regione dal piacentino al ferrarese-ravennate prima di un temporaneo esaurimento delle precipitazioni. 

Un nuovo impulso ha interessato la regione a partire dal tardo pomeriggio del 4 novembre coinvolgendo l’Appennino centro occidentale e la pianura piacentina e parmense. Nelle prime ore del 5 novembre le precipitazioni, a carattere convettivo, si sono estese anche al settore orientale per poi esaurirsi definitivamente.

Nell’intero periodo si sono registrati accumuli significativi in particolare sul settore appenninico centro-occidentale e nelle aree di pianura tra parmense e reggiano, con valori diffusamente superiori ai 100 mm e con punte ben oltre i 200 mm. Di notevole rilevanza i 252 mm di Lago Ballano (PR), i 236.6 mm di Lagdei (PR) e i 211.2 mm del Lago Scaffaiolo (MO) registrati nei primi due giorni dell’evento.

Tra il 4 e il 5 novembre, invece, i valori sono stati più contenuti con picchi di 166.4 mm al Lago Ballano (PR), i 166 mm del Lago Scaffaiolo (MO) e i 159.4 mm di Ospitaletto (RE).

Pioggia cumulata dalle ore 13 del 1 novembre alle ore 13 del 3 novembre 2023.

Le abbondanti piogge, unitamente a un elevatissimo stato di saturazione iniziale dei suoli dovuto a precipitazioni precedenti, hanno determinato piene significative sui bacini di Parma, Enza, Secchia, Santerno e Senio, con valori prossimi o superiori alla soglia 3

Nelle zone appenniniche centro-occidentali si sono inoltre verificati diffusi fenomeni franosi, di ruscellamento superficiale, smottamenti e allagamenti. Nel piacentino sono state segnalate numerose interruzioni stradali per smottamenti e cadute massi. L’appennino parmense è stato quello più colpito: a Bedonia sono rimaste isolate 3 famiglie mentre in altri comuni limitrofi sono stati segnalati cedimenti stradali e allagamenti.

L’evento è stato caratterizzato anche da un incremento della ventilazione risultata essere piuttosto intensa soprattutto sull’Appennino centro-occidentale e sull’Appennino riminese, con raffiche fino a 120-130 km/h sui crinali tra piacentino e parmense. Rinforzi superiori a 88.2 km/h sono stati rilevati anche nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini. 

Sono stati ingenti i danni dovuti alle raffiche di vento con caduta di pali della luce, alberi e piante. Diversi comuni sono rimasti senza corrente elettrica nelle province di Parma e Reggio Emilia. Caduta di alberi su abitazioni e auto, con il cedimento di linee telefoniche, hanno causato problemi diffusi anche nella provincia di Forlì-Cesena.

Alberi abbattuti dal vento, nel comune di Cesena (FC) e Predappio (FC). Foto pagina Facebook Emilia Romagna meteo

Per ulteriori informazioni consulta il Rapporto degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 2 al 5 novembre 2023.