Report degli eventi meteorologici dal 20 al 24 aprile 2024

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Nel periodo compreso tra il 20 e il 24 aprile 2024 l’Italia è stata interessata da un minimo di bassa pressione con lo scontro tra due masse d’aria di estrazione differente: una più fredda che ha coinvolto i bassi strati e l’altra sud-occidentale umida che ha contribuito a intensificare le precipitazioni. Si è dunque venuto a creare un contesto prettamente invernale, con diffuse nevicate sino a quote collinari. 

I primi fenomeni si sono verificati tra Forlivese e Riminese nella fascia mattutina del 20 aprile, con qualche rovescio anche sul Bolognese nelle ore pomeridiane. Il 21 aprile nuove precipitazioni hanno coinvolto, seppur debolmente, i settori centro-occidentali della Regione, in successiva estensione anche verso est, in particolare sul Ferrarese. Nel corso della notte i fenomeni hanno continuato ad interessare i settori occidentali, mentre si sono esauriti su quelli centro-orientali. Una nuova intensificazione si è registrata nella mattina del 22 aprile, soprattutto tra Modenese e Reggiano. Nel corso del pomeriggio stesso i fenomeni, a carattere intenso, hanno coinvolto anche il Bolognese e il Ferrarese, con precipitazioni nel complesso moderate anche sul resto della Regione, in graduale esaurimento in serata. Una nuova ripresa dei fenomeni si è verificata nella mattina del 23 aprile a carattere prevalentemente moderato nel settore centro-occidentale della Regione, in estensione al settore orientale. Un nucleo di precipitazioni particolarmente intenso, inoltre, ha coinvolto nel pomeriggio-sera il Ferrarese. Residui fenomeni di intensità moderata hanno interessato le zone occidentali nelle primissime ore della giornata del 24 aprile, per poi esaurirsi definitivamente già dalla tarda mattinata.

Mappa di riflettività del composito radar del 22/04/2024 alle 08:05 a sinistra ed alle 12:05 a destra.

L’evento è stato caratterizzato prevalentemente da fenomeni di intensità debole-moderata, con picchi massimi tra i 70 e gli 80 mm sui bacini del Trebbia e del Tidone, nei settori occidentali della Regione. Nella prima parte dell’evento, inoltre, si sono registrati anche fenomeni a carattere grandinigeno, in particolare sul Riminese dove si sono verificati dei danni. Grandine di piccole dimensioni ha interessato anche la provincia di Bologna.

Le precipitazioni durante l’evento hanno assunto anche carattere nevoso fino a quote basso-collinari (300-500 metri) con accumuli di circa 5-10 cm intorno ai 700 metri su Piacentino e Parmense, tra i 25 e i 50 cm oltre i 1000 metri di quota in particolare tra Parmense, Modenese e Bolognese, dove si sono registrati anche dei danni per la caduta di rami e alberi. Le località che hanno visto gli accumuli più ingenti sono state Corniglio (PR), Ventasso (RE), Sestola (MO), Montese (MO), Riolunato (MO), Lizzano in Belvedere (BO). 


Nevicate durante l’evento: da sinistra a destra e dall’alto al basso, a Lizzano in Belvedere (BO, 1194 m.s.l.m.), a Mareto (PC, 1007 m.s.l.m.), al Rifugio Segheria (RE, 1410 m.s.l.m.), il 22 aprile e a Ventasso Laghi (RE, 1330 m.s.l.m.) il 23 aprile (fonte: Pagina Facebook di Centro Meteo Emilia Romagna)
 

L’evento è stato caratterizzato anche da un incremento della ventilazione, con raffiche di burrasca moderata e forte. In particolare nel giorno 22 aprile su bassa Modenese, nel Ferrarese e Riminese si sono registrati picchi fino a 92 km/h.


Grandine a Sant’Arcangelo di Romagna (RN) il 20 aprile (fonte: Il Resto del Carlino)

Per ulteriori informazioni consulta il Rapporto degli eventi meteorologici dal 20 al 24 aprile 2024.