Nel giorno 22 giugno 2019 ha avuto luogo un rapido e deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche sulla regione Emilia-Romagna: lo sviluppo di celle temporalesche, con associate forti raffiche di vento, abbondanti precipitazioni e grandinate di notevoli dimensioni, ha infatti coinvolto gran parte del territorio regionale spostandosi da ovest verso est.
La situazione sopra descritta è stata determinata dall'azione di correnti fredde provenienti dal nord-Europa e i forti contrasti termici che queste hanno generato entrando in contatto con la massa d’aria calda e umida preesistente, propria di un promontorio africano di alta pressione presente sull'area mediterranea.

Mappe di riflettività del 22/06/2019 alle 16:20 (in alto a sinistra) e alle 17:00 (in alto a destra, alle 17:35 (in basso a sinistra) e alle ore 18:00 UTC (in basso a destra).
I primi fenomeni si sono verificati nella notte e prima mattinata di sabato 22 giugno, con rovesci a carattere temporalesco di moderata intensità tra la fascia appenninica e le pianure, con particolare intensità tra Modenese, Bolognese e Ravennate. Dopo una temporanea attenuazione dei fenomeni, nel primo pomeriggio si sono sviluppate nuove celle temporalesche di forte intensità sul Parmense che, una volta evolute in sistema multicellulare, intorno alle 14.30 si sono manifestate con un forte temporale su Reggio Emilia. Il sistema si è intensificato ulteriormente verso il Modenese, con forti raffiche di vento e grandinate di grosse dimensioni.
Un fronte di altre celle temporalesche ha investito Bologna intorno alle 15.45 con una forte grandinata, per poi giungere fino alla Romagna un'ora dopo circa, con forti raffiche di vento e intense precipitazioni. Il sistema principale alle 18.30 ha raggiunto il largo, ma nuove celle temporalesche hanno interessato i settori Appenninici e le pianure adiacenti, tra Parmense, Forlivese e Riminese, fino ad una generale attenuazione dei fenomeni su tutti i settori.
L’evento è stato stato caratterizzato da intense precipitazioni in rapido passaggio e associate a grandine, quindi i valori massimi delle cumulate orarie non sono stati elevati e mediamente sono risultati sotto i 40 mm. Le cumulate sui 15 min evidenziano come le precipitazioni più intense si siano verificate nel Bolognese ma con una durata non superiore alla mezz’ora.
I fenomeni temporaleschi sono stati accompagnati da forti grandinate e fulminazioni in vari settori della regione. Danni diffusi sul territorio regionale si sono verificati principalmente a causa del fenomeno del “downburst”, ovvero al vento di caduta dalla nube temporalesca.

Danni a Bologna a seguito della grandinata (Fonte: Resto del Carlino Bologna, foto di Barbu Rosina, Schicchi, Giovanni Tanganelli, Anna Carlini).
Violente grandinate con chicchi di notevoli dimensioni, associate anche a forti venti, hanno causato danni a finestre, vetri, automobili, principalmente nelle province di Reggio Emilia, Modena e soprattutto Bologna, dove la zona di via Murri e dei Giardini Margherita è stata colpita da allagamenti, mentre su viale Ercolani, viale Aldini e via Mengoli, rami e alberi caduti hanno bloccato il traffico. Grossi danni sono stati riportati anche al mercato della Montagnola.
Gravi problemi alla circolazione ferroviaria, a causa della caduta di massi e detriti sui binari, con rallentamenti per tutto il pomeriggio sulla Bologna-Verona e disagi sulla linea alta velocità Bologna-Milano, mentre a San Giovanni in Persiceto (BO) grossi danni alla stazione, con una pensilina divelta dal vento e proiettata su un binario, causando il blocco dei convogli.
In Romagna gravi danni alle coltivazioni di alberi da frutto, ma anche a vigneti e grano nelle campagne, a causa dall’intensità della grandine associata a raffiche di vento.
Informazioni più dettagliate sui dati meteorologici dell'evento e sui principali effetti sul territorio sono disponibili nel Rapporto dell'evento meteorologico del 22 giugno 2019.