La Carta inventario delle frane rappresenta la distribuzione sul territorio dell’Emilia-Romagna dei depositi di frana, estratti dal layer delle “coperture quaternarie” contenuto nella Banca Dati geologica a scala 1:10000 regionale, arricchiti di alcune informazioni contenute nell' archivio storico delle frane regionale.

Il termine frana indica un processo di distacco e movimento verso il basso di masse rocciose e/o suolo dovuto prevalentemente all’effetto della forza di gravità; in una frana si distinguono, da monte a valle, una zona di distacco, una zona di movimento ed una zona di deposito o accumulo. Nella Carta sono delimitate solo le zone di deposito (occupate quindi dai terreni che hanno manifestato evidenze di movimento). In alcuni casi, quando le frane (o loro parziali riattivazioni) sono di dimensioni troppo piccole per essere rappresentate in forma areale, ma esiste una documentazione che ne testimonia la presenza e la attività, esse sono rappresentate come punti.

Nella carta vengono rappresentati altri depositi che pur non essendo direttamente riferibili a frane possono essere di utilità per la comprensione complessiva dell'evoluzione dei versanti. Tra di essi altri depositi di versante non attribuibili direttamente a frane, depositi alluvionali e quelli di origine antropica,

Le mappe sono prodotte dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli regionale. Per ulteriori informazioni:

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/temi/dissesto-idrogeologico/la-carta-inventario-delle-frane

Mappe aggiornate al 1 Giugno 2018