Le mappe della pericolosità sono elaborati facenti parte del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), strumento di pianificazione previsto nella legislazione comunitaria dalla Direttiva 2007/60/CE (cosiddetta “Direttiva Alluvioni”) relativa alla valutazione e gestione del rischio di alluvioni, recepita nell’ordinamento italiano con il D.Lgs. 49/2010.
La Direttiva 2007/60/CE vuole creare un quadro di riferimento omogeneo a scala europea per la gestione dei fenomeni alluvionali e si pone l’obiettivo di ridurre i rischi di conseguenze negative derivanti dalle alluvioni soprattutto per la vita e la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture.
In particolare le mappe di pericolosità rappresentano l’estensione potenziale delle inondazioni causate dai corsi d’acqua (naturali e artificiali) e dal mare, con riferimento a tre scenari di Pericolosità: alta (P3, alluvioni frequenti), media (P2, alluvioni poco frequenti) e bassa (P1, alluvioni rare) rappresentati con tre diverse tonalità di blu, associando al diminuire della frequenza di allagamento il diminuire dell’intensità del colore. Le mappe della pericolosità sono redatte per tre ambiti: reticolo naturale (principale e secondario), reticolo secondario di pianura (canali artificiali di bonifica), aree costiere marine.
Per ulteriori informazioni:
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/suolo-bacino/sezioni/piano-di-gestione-del-rischio-alluvioni