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Report degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 26 febbraio al 4 marzo 2024

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null Report degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 26 febbraio al 4 marzo 2024

Pubblicato 09/04/24

Report degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 26 febbraio 2024 al 4 marzo 2024.

Nel periodo compreso tra il 26 febbraio e il 4 marzo 2024 due perturbazioni successive di origine polare unite a correnti umide hanno apportato precipitazioni estese e consistenti sull’Appennino centro-occidentale, con piene dei fiumi significative e diffusi fenomeni franosi e di ruscellamento.  

A partire dalle prime ore del giorno 26 febbraio le piogge, anche moderate, hanno colpito il piacentino per poi intensificarsi ulteriormente ed estendersi fino al reggiano, in particolare sui settori montani, per poi coinvolgere il bolognese nel corso del pomeriggio e, in un secondo momento, anche i settori orientali della regione. In serata un nuovo nucleo di fenomeni ha interessato le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. Durante le prime ore del 27 febbraio un nucleo di precipitazioni intense ha interessato le zone collinari del modenese, reggiano e parmense. Al mattino le piogge hanno continuato a persistere su tutta la zona appenninica, soprattutto tra piacentino e bolognese, in progressiva estensione sul resto del territorio fino alla pianura forlivese e ferrarese.
Le due giornate successive del 28 e 29 febbraio sono state caratterizzate da precipitazioni meno diffuse e persistenti, senza sostanziali interruzioni, con fenomeni più estesi che hanno coinvolto specialmente le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. Durante le prime ore del giorno 1 marzo si sono registrate nuove precipitazioni con intensità maggiori attorno al confine tra le province di Ferrara, Bologna e Ravenna, in estensione nelle ore successive verso ovest, fino a coinvolgere, in serata, soltanto il piacentino. Nella mattinata del 2 marzo precipitazioni diffuse sono transitate sulla regione, dal piacentino al bolognese, per poi risultare deboli e sparse nel corso del pomeriggio-sera.
Nella giornata del 3 marzo si sono osservati fenomeni significativi, a partire dalla mattina, sul settore occidentale, mentre dal pomeriggio le piogge si sono diffuse progressivamente a tutta la zona appenninica da Piacenza a Rimini, per poi esaurirsi durante la notte successiva. 
Le prime ore del 4 marzo hanno visto ancora precipitazioni sul settore centrale della regione, in totale esaurimento nelle ore successive.


Mappa di riflettività del composito radar del 27/02/2024 alle ore 01:35 a sinistra e alle ore 02:30 a destra.

L’evento è stato caratterizzato anche da nevicate piuttosto copiose, in particolare durante le prime due giornate, sul settore ovest della regione. Gli accumuli maggiori sono stati registrati proprio nel settore più occidentale e alle quote più elevate: nel comune di Bobbio (PC), a 1350 metri, sono scesi 34 cm di neve in 24 ore, mentre a Lagdei (PR) a 1252 metri di quota in totale sono caduti 28 cm.

La perturbazione in esame è stata caratterizzata da precipitazioni intense, più abbondanti nei giorni 26 e 27 febbraio, generalmente deboli nei giorni seguenti dal 28 febbraio al 4 marzo. Le cumulate più elevate si sono concentrate sulle zone di crinale appenninico dei bacini del Reno, del Panaro, del Secchia e dell’Enza, con valori medi tra 120 e 130 mm, con picchi fino a 150 mm.
 


Precipitazione cumulata registrate sui bacini della regione Emilia-Romagna dal 26 febbraio al 4 marzo 2024

Le condizioni iniziali di saturazione dei suoli dovute a precedenti periodi perturbati hanno favorito, in particolare nei bacini di Secchia, Panaro, Enza e Reno piene significative con livelli idrometrici diffusamente prossimi o superiori alla soglia 2; in quest’ultimi, inoltre, si sono registrati livelli anche superiori alla soglia 3. Piene impulsive di modesta entità si sono verificate anche sui torrenti Chiavenna, Stirone, Riglio che si sono rapidamente esaurite insieme alle precipitazioni.

Nelle zone appenniniche centro-occidentali si sono inoltre verificati diffusi fenomeni franosi, di erosione spondale, cadute di massi, frane e colate di fango che in alcuni casi hanno interessato strade provinciali e comunali o danneggiato muri di contenimento, in particolare nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.

L’evento è stato caratterizzato dalla presenza di vento, con raffiche di burrasca moderata, forte e fortissima. In particolare nelle località di Lago Scaffaiolo (BO), Madonna dei Fornelli (BO) e Pennabilli (RN) sono state registrate raffiche tra 80 e 100 km/h. 


Foto effettuate dall’Arma dei Carabinieri durante i rilievi. Dall’alto verso il basso: a Bedonia (PR, a sinistra), a Corniglio (PR, a destra); a Sestola (MO, a sinistra), a Cerignale (PC, a destra).

Per ulteriori informazioni consulta il rapporto degli eventi meteorologici, di piena e di frana dal 26 febbraio al 4 marzo 2024.

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