Allerta per temperature elevate e disagio bioclimatico: le differenze
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Allerta per temperature elevate e disagio bioclimatico: le differenze
Pubblicato 11/07/24
Temperature elevate: quali differenze tra il disagio bioclimatico e l’allerta per temperature elevate?
Continua l’ondata di caldo sul territorio dell’Emilia-Romagna, con temperature massime previste per i prossimi giorni fino a 37 / 38°C sulla pianura emiliano-romagnola.
L’allerta meteo per temperature elevate e la previsione del rischio calore sono valutazioni basate su criteri differenti e su aree territoriali diverse, per questo motivo i codici colore emessi possono divergere, e a un’allerta gialla per caldo potrebbe corrispondere anche una previsione di forte disagio bioclimatico (codice rosso).
Allerta temperature elevate e codici colore
La valutazione ai fini dell’allertamento per temperature elevate viene effettuata da maggio a settembre considerando i valori massimi previsti e le condizioni di persistenza del fenomeno sulle zone di allerta.
Ci sono quattro differenti codici colore per la valutazione della criticità: codice verde (nessuna allerta)quando le temperature massime non superano i 37°C, codice giallo quando la temperatura massima arriva a 38°C oppure quando per più di due giorni le temperature persistono sui 37°C; codice arancione, con temperature massime previste sui 39°C oppure di 38°C per almeno due giorni.
Infine il massimo grado di allerta si ha quando il codice diventa rosso con temperature massime a 40°C oppure con massime di 39°C per un periodo di almeno due giorni.
Il disagio bioclimatico
Il servizio di previsione del rischio calore di Arpae è attivo solitamente da metà maggio a metà settembre, e consiste nell’emissione giornaliera delle previsioni per i successivi tre giorni.
Per la valutazione delle ondate di calore si fa riferimento all’indice di Thom che, combinando temperatura e umidità, definisce il livello di disagio bioclimatico.
Il Ministero della salute elabora un documento con le previsioni di disagio bioclimatico sulle principali città italiane, basandosi su criteri omogenei su scala nazionale.
In Emilia-Romagna è stato generato un modello specializzato per il territorio regionale che distingue i centri urbani, le aree di pianura, le aree collinari e la montagna e permette così di effettuare una valutazione distinta per ognuna di queste zone.
In totale sono 3 i codici colore che riguardano questo tipo di disagio: giallo, arancione e rosso. Ma andiamo ad analizzarli nello specifico.
Il codice giallo equivale a livello 'debole disagio': in queste condizioni la popolazione avverte disagio, ma non si riscontrano in media aumenti di mortalità. Il codice arancione equivale invece a 'disagio': le fasce più deboli della popolazione (in particolare gli anziani), possono manifestare effetti sanitari di varia natura tra cui cefalee, disidratazione e talvolta anche la morte. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 15%; la mortalità per cause respiratorie fino al 50%.
Infine il colore rosso viene associato al 'forte disagio' che si estende alle categorie di persone colpite da patologie legate al caldo. La mortalità totale, per cause naturali e cardiovascolari aumenta in media di circa il 30%. La mortalità per cause respiratorie di circa l´80%.