Report dell’evento meteo-idrologico del 27 e 28 gennaio 2025
Nelle giornate del 27 e 28 gennaio precipitazioni elevate hanno interessano le zone di crinale appenninico, generando innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani e piene moderate nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua maggiori del settore centro-occidentale.
Le prime precipitazioni si sono verificate la mattina del 27 gennaio sui settori occidentali della regione, con un’intensificazione nelle ore pomeridiane, in particolare sull’Appennino centro-occidentale. Nelle prime ore del 28 gennaio un nuovo intenso sistema da sud-ovest ha interessato ancora l’Appennino centro-occidentale e successivamente l’adiacente pianura. Tra la tarda notte e la prima mattina un sistema molto intenso ha coinvolto i rilievi tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, in spostamento verso nord-est, seguito da un secondo e da un terzo sistema altrettanto intensi, che hanno interessato in particolar modo il bacino del Lamone.

Mappe di riflettività radar del 28/01/2025 alle 03:10 a sinistra e alle 03:45 a destra
Le precipitazioni più abbondanti si sono registrate il 27 gennaio, con i maggiori quantitativi sul crinale appenninico centro-occidentale, in particolare nei bacini di Trebbia, Panaro, Taro ed Enza con cumulate giornaliere ampiamente superiori a 100 mm. Il 28 gennaio le cumulate giornaliere hanno registrato valori complessivamente meno elevati, sebbene con intensità orarie maggiori. I quantitativi più consistenti si sono registrati nei bacini di Secchia ed Enza con picchi fino a 80/90 mm.
Complessivamente le precipitazioni più consistenti cadute nei due giorni hanno interessato i bacini del Panaro (218,6 mm a Lago Scaffaiolo, MO), dell’Enza (201,4 mm a Lago Ballano, PR) e del Taro (182 mm a Tarsogno, PR).
L’evento ha inoltre generato piene moderate nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua maggiori come Trebbia, Taro, Parma, Enza, Secchia, Panaro e Reno. Sul bacino del Lamone si è registrata una piena impulsiva superiore alla soglia 3 nella sezione di Marradi.

Danni per il vento. Copertura della piscina a Ozzano dell’Emilia (BO) divelta, a sinistra, tetto danneggiato in una scuola a Pianoro (BO), a destra (fonte Il Resto del Carlino).
Alberi caduti, tetti scoperchiati, danni alle reti telefoniche ed elettriche dovuti alle forti raffiche di vento hanno interessato in particolar modo le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, in maniera minore le province di Piacenza e Parma, Ferrara e la Romagna. Nel capoluogo si sono registrati picchi fino a 111,6 km/h, e fino a 140 km/h sull’Appennino centro-orientale, in particolare al Lago Scaffaiolo (MO) e a Pennabilli (RN).
Tra Marradi e Faenza, inoltre, è stata chiusa la linea ferroviaria a causa delle intense piogge mentre a Brisighella la piena del Lamone ha provocato diversi allagamenti.
Per ulteriori informazioni, consulta il Rapporto dell’evento meteo-idrologico del 27 e 28 gennaio 2025